Istituto Grafologia Forense, Scuola Superiore di Perizie e Engramma hanno organizzato il seminario esperenziale sulla MANO GUIDATA. nel 2005, condotto da Prof. Alberto Bravo, Dott. Vincenzo Tarantino, Dott. Angelo Vigliotti.
Riprendendo la terminologia in uso dal Locard in poi, bisogna tenere presente che i termini (mano inerte, mano guidata, mano sostenuta), non sono equivalenti come non sono equivalenti le condizioni in cui viene vergata, a seconda dei casi, la scrittura.
La scrittura è il prodotto grafico finito, ma come è stata realizzata? Saudek dice che : “solo un dilettante analizzerebbe una scrittura senza sapere come è stata eseguita”…..
La perizia è fatta di dimostrazioni ed il compito del perito è di vedere l’effetto dell’interazione delle due mani. La dimostrazione viene data dal capire cosa è successo, bisogna leggere gli atti per sapere quali le condizioni fisiche e oggettive del dello svrivente,
Da A. Bravo Relazione conclusiva sulla Mano guidata Prato Ottobre 2005
Il discorso sulla mano guidata riguarda diverse tipologie e riguarda la volontà. Il gesto grafico inizia, infatti, da un atto di volontà e quando si parla di volontà si passa dalla padronanza, alla concentrazione, con l’intervento di diverse strutture. La cellula nervosa gode di qualità complesse, Cajal diceva che: “le cellule nervose non hanno la capacità di riprodursi”. Oggi sappiamo che le cellule si riproducono e che molte possono essere le compensazioni in soggetti traumatizzati. Quello che è strano è che tutti i sistemi di indagine (risonanza magnetica – PET), ci hanno fatto capire la specializzazione delle aree, ma molte specializzazioni sono segregate anche se c’è una connessione tra le aree stesse. Il punto fondamentale è il quantum energetico, poiché il segnale nervoso è un segnale che deve essere generato. Lo stimolo sensoriale viene trasportato dagli assoni ed il passaggio avviene in un 1 millesimo di secondo. La magnetoencelografia, non ha portato grossi contributi e quello che sappiamo viene dallo studio degli animali. Nel lobo frontale la zona non è omogenea e la base motoria è costituita dai circuiti parieto-frontali, da una parte un circuito motorio e dall’altro un circuito motivazionale. C’è una condizione di coinvolgimento anche nei tre cervelli: 1) rettiliano (istinto); 2) limbico (emozioni); 3) neocorteccia (razionale – logico). La scrittura dove prevale la parte razionale è controllata, la scrittura ideale è quando c’è l’equilibrio dei tre cervelli.
Da V. Tarantino Relazione conclusiva sulla Mano guidata Prato Ottobre 2005
Mano inerte
Mano guidata
Mano coatta
Mano forzata
Mano sostenuta