ANALISI DELLE FIRME
La firma è un atto cosciente che si appone quando si debba approvare, accettare, manifestare una nostra volontà, manifestare un nostro assenso e costituisce per ognuno di noi un’impronta personale, identificabile e inconfondibile.
Rappresenta quindi la persona stessa in un evento, in atti legali o notarili, in impegni cui è riconosciuto pieno valore a tutti gli effetti.
E’, inoltre, il firmatario stesso che si presenta con il proprio sigillo in rapporti privati familiari e sociali.
E’ naturale, quindi, che proprio la firma sia oggetto di più frequenti falsificazioni, imitazioni, di ogni possibile tentativo atto a sostituire la persona stessa per fini illeciti.
L’analisi ed il confronto delle firme viene da me effettuata alla luce delle Leggi che regolano il grafismo secondo i canoni codificati dalla Psicologia della Scrittura[1].
Metodologia che è da me integrata con quelle messe a punto da altri capiscuola, sia italiani sia stranieri. Il metodo applicato nelle mie indagini grafiche, riportato poi in relazione, si basa scientificamente sulla ricerca di costanti e/o possibili variabili del tracciato e sull’analisi ed il confronto dei singoli segni grafici osservati e valutati nel loro movimento formativo e nelle componenti di dinamicità.
La realizzazione del “falso” più o meno valida, dipende esclusivamente dalla conoscenza che il “falsario” ha del fenomeno “scrittura”, delle capacità soprattutto a livello nervoso e cerebrale, di riprodurre più o meno fedelmente anche le più minute e, apparentemente, insignificanti caratteristiche.
Tuttavia, per le ragioni che si approfondiscono nello studio della Grafologia, non è MAI possibile una riproduzione perfetta della scrittura altrui, e, se talvolta anche l’esperto viene tratto in inganno, ciò si deve solo a quel margine di impossibilità di valutazione di elementi particolarmente sfuggenti.
La falsificazione delle firme può essere realizzata secondo tecniche molto vecchie e anche nuove, intendendo con questo l’utilizzo di moderni sistemi, anche i più sofisticati, atti a realizzare segni che costituiscono composizioni grafiche a imitazione di originali.
Non esistono apparecchiature idonee a riprodurre fedelmente una firma in tutti i suoi aspetti!
E’ stato detto in Convegni Nazionali ed Internazionali da docenti altamente qualificati, quali Teresa Addis e Giampietro Grosselle, che nessuna firma può essere perfettamente imitata tramite strumenti quali pantografo o plotter.
Il particolare Giampietro Grosselle ha integrato la ricerca condotta con la Addis con ricerche Universitarie [2]
In conclusione, afferma Grosselle, con il nostro lavoro abbiamo voluto verificare se quanto viene affermato in sedi Giudiziarie e in alcune pubblicazioni su testi e su pagine Web di siti internet, sulla possibile falsificazione di uno scritto o di una firma mediante “Plotter” o penna e tavoletta digitali, fosse: vero, possibile o falso.
La ricerca condotta ci consente di affermare che:
– può essere vero: solo per chi non conosce la Grafologia né tantomeno l’indagine grafica peritale;
– può essere possibile: solo per chi non è in grado di vedere nei tracciati grafici le caratteristiche derivanti dalla dinamica di gesto della mano scrivente;
– è certamente falso: per tutti coloro che dedicano anni di studio e di paziente ricerca per espletare con serietà e competenza la professione di grafologi peritali che esercitano.
E poiché in materia di “Perizia” ogni affermazione va dimostrata e documentata, non espressa con fantasiose ipotesi prive di riscontri oggettivi e di coerente documentazione dimostrativa, noi dobbiamo ringraziare la persona che, con le sue affermazioni e pubblicazioni, ci ha stimolato ad effettuare questa ricerca, consentendoci così di chiarire un dubbio e dare un piccolo contributo alla grafologia peritale, consci che la tecnologia può fare passi da gigante, ma non potrà mai sostituire totalmente l’essere umano, né tantomeno ingannare un VERO perito grafico.
[Grosselle, Mesagne 6/7 settembre 2008]
Lo Studio di Grafologia Giudiziaria Liana Vettori può stilare perizie su firma per ambito civile o penale.
[1] Psicologia della Scrittura di Marco Marchesan – UIM Milano, Corso di grafologia. Specializzazione in Grafologia Giudiziaria
•[2]Università di Pisa:
“FONDAMENTI DI COMPUTER GRAPHICS” materiale didattico del corso “INTERAZIONE UOMO – MACCHINA” per il Diploma Universitario in Informatica (di Giuseppe Attardi e Anna Bernasconi).
Università degli Studi di Bergamo:
GRAFICA “VETTORIALE” E GRAFICA “RASTER”, di Marco Lazzeri, anno accademico 2003/2004.
Le firme possono essere apposte su moltissimi documenti.