I 10 SEGNI PER RICONOSCERE UN FALSO
INDICI GRAFOLOGICI PER LA FALSITA’
Il prof. Bruno Vettorazzo ( a mio avviso uno dei più validi autori contemporanei) nel suo libro “Grafologia Giudiziaria”, citando il lavoro del Saudek, ribadisce che sono 10 i segni attraverso i quali è possibile riconoscere con esattezza la disonestà dello scrivente, purché ricorrano almeno quattro delle caratteristiche seguenti:
- grafia lenta, indipendentemente da cause strumentali, da immaturità grafica o da impedimenti psicofisici;
- grafia innaturale perché scolastica, rovesciata, oppure stilizzata, insomma senza vita e con frequenti arcate;
- grafia lassa cioè molle, senza struttura e pressione, cioè con frequenti collegamenti filiformi e righi ondeggianti;
- frequenti ritocchi indipendenti da cause strumentali e senza miglioramento della chiarezza… e originalità;
- lettere oscure (una lettera al posto di altra) con frequenti tratti ricoperti;
- grafia imbrattata e punteggiata, cioé con frequenti e ingiustificati punti di appoggio fra sillabe e parole;
- frequenti alzate di penna;
- omissione di tratti essenziali di lettere in grafia lenta;
- enfasi iniziale marcata, soprattutto in unione ad altri segni già visti;
- lettere – v, a, d, g, q – aperte alla base e descritte con moto orario in due tempi.
Questi segni vanno anche collegati con la lentezza forzata del movimento grafico, il voler rallentare forzatamente il proprio automatismo, e “Il Saudek raccomanda ripetutamente la necessità che il primo e fondamentale sintomo (la lentezza) sia accompagnato da almeno altri tre sintomi di insincerità, perché si possa concludere con certezza per quest’ultima”.
Grafologia giudiziaria e perizia grafica
di Vettorazzo Bruno – Giuffrè – 2004
Psicologia della scrittura
di Saudek Robert – EMP – 1982
