Riconoscere un falso in scrittura

I 10 SEGNI PER RICONOSCERE UN FALSO

INDICI GRAFOLOGICI PER LA FALSITA’

Il prof. Bruno Vettorazzo ( a mio avviso uno dei più validi autori  contemporanei) nel suo libro “Grafologia Giudiziaria”, citando il lavoro del Saudek, ribadisce che sono 10 i segni attraverso i quali è possibile riconoscere con esattezza la disonestà dello scrivente, purché ricorrano almeno quattro delle caratteristiche seguenti:

  1. grafia lenta, indipendentemente da cause strumentali, da immaturità grafica o da impedimenti psicofisici;
  2. grafia innaturale perché scolastica, rovesciata, oppure stilizzata, insomma senza vita e con frequenti arcate;
  3. grafia lassa cioè molle, senza struttura e pressione, cioè con frequenti collegamenti filiformi e righi ondeggianti;
  4. frequenti ritocchi indipendenti da cause strumentali e senza miglioramento della chiarezza… e originalità;
  5. lettere oscure (una lettera al posto di altra) con frequenti tratti ricoperti;
  6. grafia imbrattata e punteggiata, cioé con frequenti e ingiustificati punti di appoggio fra sillabe e parole;
  7. frequenti alzate di penna;
  8. omissione di tratti essenziali di lettere in grafia lenta;
  9. enfasi iniziale marcata, soprattutto in unione ad altri segni già visti;
  10. lettere – v, a, d, g, q – aperte alla base e descritte con moto orario in due tempi.

Questi segni vanno anche collegati con la lentezza forzata del movimento grafico, il voler rallentare forzatamente il proprio automatismo, e “Il Saudek raccomanda ripetutamente la necessità che il primo e fondamentale sintomo (la lentezza) sia accompagnato da almeno altri tre sintomi di insincerità, perché si possa concludere con certezza per quest’ultima”.

Grafologia giudiziaria e perizia grafica
di Vettorazzo Bruno – Giuffrè – 2004

Psicologia della scrittura
di Saudek Robert – EMP – 1982