Saggio grafico su modello

 

Il saggio grafico su modello

Uno dei primi autori che ha parlato ampiamente e dettagliatamente della redazione del saggio grafico è Edmond Locard[1].

Nel capitolo “LA SCELTA DEI DOCUMENTI NELLA PERIZIA”, al paragrafo VI scrive“ Il saggio o dettato appare prima come il documento di comparazione ideale”.

Non manca però l’autore di sottolineare sia i limiti  di fruibilità o praticabilità cui il saggio grafico presenta,  “Ma non bisogna perdere di vista che non si può applicare né al de cujus nei casi di successione, né all’accusato in fuga, né all’anonimografo rispetto al quale il querelante non vuole, – o non ancora – scoprirsi”,  sia i rischi di possibile alterazionedi tale scrittura “E d’altra parte, anche nel caso in cui è praticabile, importa sapere che il dettato non è per niente una panacea.    Varie cause, in effetti, vengono ad alterare il grafismo del saggio. Per prima, c’è la dissimulazione …; c’è la confusione o l’intimidazione, anche nell’innocente; infine è la riunione di condizioni inabituali quanto al luogo, la sedia, la penna, l’inchiostro. Cosicché, nella maggior parte dei casi, un testo a mano corrente, consegnato dall’autore o sequestrato in casa sua, vale molto di più che un dettato anche fatto con tutte le precauzioni che ora indico.”

Certamente, il documento comparativo ideale sarebbe un testo (o firme a seconda del caso in esame) simile a quello incriminato per natura e temporalità di   redazione.  Ma sappiamo bene che raramente nella produzione di materiale autografo si avverano tutte le condizioni favorevoli  al confronto,  e ci dobbiamo  “accontentare” di un saggio grafico preparato accortamente.   

Nei consigli, o  «precauzioni»,   indicati dal Locard sono contenutii fondamenti  basilari tutt’ora validi per una corretta raccolta del saggio grafico.

1° Scelta del testo. – E’ tradizione dettare un testo che non riproduca l’incriminata, ma che ne contenga soltanto le parole più caratteristiche. Mi permetto di pensare che questa è una puerilità. Un individuo al quale un magistrato o un perito fa fare un saggio sa benissimo che è sospettato e, se è colpevole, sa bene di che cosa è sospettato. Siccome l’unico vantaggio serio del saggio è precisamente quello di riprodurre con fedeltà tutti i dettagli del testo da studiare, non c’è nessuna ragione di perdere questo beneficio…,

2° Materiale dello scrivente. -Non si può comparare, come ho già detto, che ciò che è comparabile. Lo scrivente sarà dunque fornito di uno strumento identico o quasi analogo a quello del documento in verifica. … non solo si farà scrivere a matita se l’incriminata è a matita… La carta sarà anche dello stesso tipo … E soprattutto il formato: le sue variazioni incitano a modificare il calibro, gli spazi, le finali di righe, le code di volpe, i tagli delle parole con una lineetta, ecc.”

Con questi pochi assunti  l’autore, non solo spiega l’utilità della redazione del saggio grafico ma indica anche “come prepararlo”, ossia quali requisiti grafici ed extragrafici  il perito debba introdurvi  al fine di  ottenere – o fare emergere – informazioni  sostanziali efficaci  a livello probatorio.  Tra i  requisiti indicati, anche la riproposizione di uno stesso “formato” .

 Si ha dunque, per la prima volta, un  chiaro riferimento alla preparazione  del  “Saggio su modello”.

Il Locard illustra poi altre “precauzioni” da osservare:

3° Posizione dello scrivente…Una scrittura vergata accuratamente su una scrivania con sottomano, non è per nulla confrontabile con dei graffiti…

4° Tipo di scrittura. – La ragione principale di essere del saggio è di ottenere testi  sinistrografati… . in imitazione di maiuscole e minuscole tipografiche … Bisogna aspettarsi che il sospettato dichiari non sapere scrivere con la mano sinistra, … Occorre armarsi di pazienza, sembrare credergli, spiegargli quello che vogliamo … a  poco a poco il tipo grafico, se abbiamo sotto mano il colpevole, raggiungerà il disegno del modello.
RELAZIONE PRESENTATA A CONVEGNI INTERNAZIONALI

POLONIA e ROMANIA


[1] Edmond Locard, I falsi in scrittura e la loro perizia, pagg. 271/2- Traduzione di Janine Castex – Giordano Editore

Ampia argomentazione è stata fornita al convegno del 2012 a cura

Istituto di Grafologia Forense di Mesagne